CORONAVIRUS: DATI AGGIORNATI A GIUGNO 2021

Giugno 2021: l’estate è alle porte, le temperature pian piano in aumento, il coprifuoco si allenta e prosegue inesorabile la corsa ai vaccini…le attività riprendono a lavorare anche al chiuso, e la sola idea di sederci a tavola con un caro amico e ordinare una pizza dal menù da consumare sul posto ci sembra un chiaro segnale di ripresa, e ci lascia presagire la speranza, che qualcosa, lentamente, stia tornando alla normalità.

Eppure, se i tanti reparti di terapia intensiva chiudono le loro porte ai pazienti Covid, questo primo semestre del 2021 non è stato certamente privo di contagi e decessi dovuti proprio al corona virus. I parenti continuano a piangere le loro vittime, strappate alle famiglie in maniera brutale e improvvisa. I morti per Covid passano i loro ultimi istanti di vita in una condizione di isolamento alienante, che li vede protagonisti di una morte crudele, lontani dai loro affetti e dalle loro case…e per le famiglie diventa ancora più difficile accettare la perdita e trovare un senso di rassegnazione.

I NUMERI DELLA PANDEMIA

Ricorderemo tutti alla perfezione le toccanti immagini-simbolo della pandemia, che ritraevano centinaia di bare trasportate attraverso la città di Bergamo dall’esercito militare, impegnato a convogliare i corpi verso i centri adibiti alla cremazione. Una condizione che non restituisce la giusta dignità alle povere vittime colpite dal corona virus in quel periodo, quando purtroppo, sia gli ospedali che le onoranze funebri facevano fatica a gestire i numeri della pandemia. L’ondata che ha investito l’Italia è stata improvvisa e violenta e nessuno, dai cittadini alle autorità, era preparato a una tale carica devastante. Basti pensare che la situazione è precipitata a marzo 2020, passando da una media di 4 decessi al giorno fino a ben 800 decessi al termine dello stesso mese. Il numero più alto di casi totali lo detiene la regione Lombardia, con una cifra che si aggira intorno agli 839.000 contagiati lungo tutto il corso della pandemia. A seguire le regioni più colpite sono state Veneto, Campania, Emilia-Romagna e Piemonte.
Dopo un’apparente tregua estiva nella quale questo pericoloso nemico ci ha concesso una sosta, i numeri hanno purtroppo ripreso una rapida ascesa nel mese di ottobre 2020, piegando il paese intero alla forza della sua seconda ondata, con nuove chiusure, restrizioni, paura e scompiglio.
Questa volta, ad essere colpite severamente sono state anche le regioni del sud, con picchi di contagio che hanno superato i 500 giornalieri anche in Calabria e i 2000 in Puglia.

MORTI PER COVID 2021

Purtroppo, su un numero totale di contagiati che in questo lungo periodo ha modificato le nostre abitudini di vita (i dati parlano di 3,4 milioni di persone colpite), i morti per corona virus ad oggi sono stati ben 127.000. Ciascuna di queste vittime e le loro relative famiglie, sono state colpite da una doppia tragedia: la morte, e l’impossibilità di concedere al defunto la giusta cerimonia commemorativa. Nell’assurdità della situazione, anche le onoranze funebri hanno vissuto un lungo periodo di difficoltà: divisi tra la crescente mole di lavoro e l’impossibilità di eseguire la cerimonia funebre con il classico rituale. Cerimonie a porte chiuse, davanti a bare sigillate e disinfettate, con pochissimi intimi a debita distanza tra loro, chiusi nella negazione di un abbraccio. Tanti hanno visto i loro parenti esser portati via senza nemmeno un ultimo saluto: basti pensare che le onoranze funebri Firenze hanno gestito in breve tempo un numero di funerali pari quasi a 7000 solo per morti Covid in Toscana. Sempre in prima linea anche durante la pandemia, la difficoltà delle onoranze funebri è stata accompagnata anche da un certo rischio per i loro operatori, di poter contrarre il virus durante il contatto con le salme.

DATI GIUGNO 2021

Ma oggi? Tutto è passato definitivamente? Siamo usciti da questo incubo che sembrava non aver fine? Nelle ultime settimane e quindi nei primi giorni di giugno 2021, i casi di corona virus sembrano essere diminuiti, riproponendo uno scenario molto simile a quello della precedente estate.
I contagi giornalieri si attestano su una media di 2000 nuovi casi, con un numero di decessi che oscilla tra i 50 e i 100 sull’intero territorio nazionale.
Ma tutto questo a cosa ci fa pensare? Nonostante parliamo di numeri molto minori, fin quando ci sarà anche una sola persona che muore per corona virus, non possiamo cantare vittoria: perchè a quella morte si accompagna tanta sofferenza. Questa estate rispetto alla scorsa, ad alimentare la speranza è la presenza dei vaccini, attraverso i quali il governo italiano si propone di eseguire una campagna massiva di eradicazione e prevenzione di una nuova possibile ondata di corona virus.