Sono 6615 i di dominio a tema Coronavirus registrati in Italia nel corso del 2020 a dirlo è l’osservatorio Domini COVID-19, che fa capo a Registro.it, l’anagrafe italiana dei siti web. Fra le più disparate le parole chiave utilizzate, tutte quante correlate alla pandemia: dai più popolari mascherine o coronavirus, fino ad altre come sicurezza e salute.

Forte concentrazione nel nord Italia
L’aumento della diffusione di nomi di dominio di questo genere non si è sviluppato in modo omogeneo nel nostro paese. Si registra, infatti, una forte concentrazione nel nord Italia, in particolar modo in Lombardia, dato che è probabilmente correlato alla maggior diffusione del virus stesso sul territorio rispetto al resto d’Italia.
Seppur in minor misura, tuttavia, quasi tutte le restanti regioni della penisola sembrano essere state toccate in qualche modo dal fenomeno, che ha destato l’interesse dell’Osservatorio proprio in virtù della sua crescita.

Lente d’ingrandimento puntata sul fenomeno

Attualmente, l’Osservatorio riferisce che l’ondata di acquisti riguardante questi nomi di dominio potrebbe essere legata cyberattacchi come campagne di phishing o diffusione di malware e, per questo motivo, sta tenendo d’occhio da vicino cosa sta accadendo per evitare che fenomeni malevoli finiscano per diffondersi a macchia d’olio. “Tra tutti i domini rientrati nei radar dell’Osservatorio” riferisce Maurizio Martinelli, Primo Tecnologo presso l’IIT-CNR “alcuni fanno pensare che dietro un normale indirizzo si possano celare tentativi di illecito informatico, come l’ottenimento di informazioni personali o dati sensibili, la diffusione di fake news o anche, più semplicemente, la registrazione preventiva di un dato dominio con lo scopo di acquisirne l’utilizzo per poi cedere il dominio stesso a chi desideri utilizzarlo, previa apposita procedura”.

Un mercato imprevedibile

Oltre al fenomeno delle truffe e del furto di dati sensibili, quindi, la corsa ai nomi di dominio correlati al COVID sembra essersi trasformato in un mercato dal potenziale imprevedibile, che potrebbe consentire ad alcuni soggetti guadagni abbastanza generosi, a patto di avere una sufficiente tempestività nell’accaparrarsi le parole chiave giuste, che possano poi essere rivenduti a soggetti terzi, che hanno la necessità di diffondere informazioni o creare portali web per la gestione dell’emergenza. È sempre Martinelli, inoltre, a ipotizzare che il fenomeno non si sia affatto esaurito e, anzi, a sottolineare che “non è da escludere che l’auspicio di una vittoria contro il virus, con l’entusiasmo e la fiducia che ne conseguono, possano essere leva di una nuova impennata di registrazioni”. Attualmente, la crescita del fenomeno è ancora monitorata dall’Osservatorio e può essere visionata attraverso il sito dedicato. Di sicuro, se i sospetti di Martinelli dovessero rivelarsi fondati, il 2021 sarà portatore di un nuovo picco di crescita per l’acquisto di nomi di dominio di questo genere, cosa che per qualcuno potrebbe anche rivelarsi essere una discreta forma di guadagno. Oltretutto, grazie all’attenzione speciale riservata a questo particolare ambito del mercato da parte dell’Osservatorio, c’è un certo grado di garanzia da un punto di vista della sicurezza per chi decide di investire.

Come fare ad acquistare un dominio?

Non è una domanda alla quale tutti sono in grado di rispondere e, vista la crescente domanda iniziata con la pandemia, in molti, in queste ore, hanno iniziato a chiedersi come fare per acquistare un nome di dominio. In realtà si tratta di un’operazione molto semplice: basta rivolgersi a un provider, assicurandosi che sia sicuro e affidabile e procedere con la registrazione del proprio nome di dominio. in questo ambito Hualma è il leader di settore nel mercato italiano sia dal punto di vista della sicurezza che da un lato più tecnico. Le infrastrutture a disposizione dell’azienda, come visibile sul loro sito, si appoggiano sulla rete di Wirlab, che già oggi ospitano servizi fra i più disparati: dalle piccole e medie imprese fino alla pubblica amministrazione, grazie a una disponibilità di banda in grado di arrivare fino a 20 Gbit/s e accessi strettamente regolati per garantirne l’affidabilità.
Hualma, dispone, inoltre, di personale tecnico altamente qualificato e certificato nell’utilizzo delle migliori tecnologie, come Cisco o RedHat e qualsiasi dubbio può essere risolto dal loro servizio clienti, operativo dal lunedì al venerdì. Inoltre, verificare la disponibilità di un nome dominio è semplicissimo: si può farlo direttamente dalla loro homepage. Contattando il loro staff, inoltre, è possibile ricevere informazioni commerciali o aprire un ticket per qualsiasi tipo di supporto dovesse essere necessario all’utente. Di sicuro, con la crescita vertiginosa della domanda per questi nomi di dominio, avere un provider di qualità e di cui potersi fidare è una prerogativa del tutto irrinunciabile.